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Arriva il ciclone Poppea con temporali, neve e venti di burrasca: le regioni più a rischio

In arrivo anche venti forti e primi fiocchi di neve. Lunedì 21 una brevissima tregua: alcune ore di prevalente stabilità, prima di una nuova e pesante ondata di maltempo, determinata da una intensa perturbazione nord atlantica (la n.8 di novembre), il cui ingresso sul Mediterraneo occidentale darà vita ad una profonda circolazione depressionaria fra il Ligure e il mare di Corsica, in successivo rapido trasferimento verso il medio-alto Adriatico. Ci attendono 24-36 ore molto difficili - avvertono i meteorologi di Meteo Expert -, durante le quali potrebbero verificarsi diverse e severe criticità: venti impetuosi con raffiche fino a oltre 100 km/h e mari fino a grossi (onde fino a 6-8 metri), rischio di nubifragi e, dopo lungo tempo, neve abbondante sulle Alpi. Seguirà, fra mercoledì e giovedì, un miglioramento e una probabile fase più stabile, caratterizzata da correnti occidentali relativamente miti e asciutte. Tra venerdì e il fine settimana la tendenza resta incerta, ma non è da escludersi un nuovo peggioramento.
PREVISIONI PER LE PROSSIME ORE Cielo irregolarmente nuvoloso, con residue e isolate precipitazioni, tra Calabria meridionale e Sicilia tirrenica. Un po’ di nuvole anche in Toscana, Sardegna e zone interne del Centro. Nel resto del Paese cielo generalmente sereno o poco nuvoloso, con nebbie in dissolvimento sulla valle padana centro-orientale e velature al Nord-Ovest. Col passar delle ore tenderanno ad aumentare le nuvole a partire dal Nord-Ovest, dal medio-alto Tirreno e dalla Sardegna, con le prime isolate e deboli piogge dal pomeriggio nell’ovest dell’isola e tra levante ligure e nord-ovest della Toscana. In serata tendenza ad un peggioramento sulle regioni settentrionali, su quelle tirreniche fino alla Campania e sulla Sardegna dove, nella notte, giungeranno precipitazioni diffuse e intense. Temperature massime in rialzo su medio Adriatico e Isole, stazionarie o in lieve calo altrove. Valori dagli 11 ai 15 gradi al Nord, tra i 14 e i 20 gradi al Centro-Sud. Venti dai quadranti occidentali, da moderati a tesi sui mari di ponente, sulle Isole maggiori, sull’Adriatico meridionale e sullo Ionio, fino a forti sul mare e Canale di Sardegna e nel Canale di Sicilia; deboli altrove, ma in sensibile rinforzo a fine giornata. Mari: poco mossi l’Adriatico centrale e settentrionale; mossi o molto mossi i restanti bacini.
PREVISIONI PER DOMANI, MARTEDÌ 22 NOVEMBRE Domani giornata all'insegna del maltempo in gran parte dell’Italia. Al mattino piogge e rovesci al Nord, tranne in Val d’Aosta, Piemonte occidentale e Ponente Ligure; neve su Alpi e Prealpi lombarde e orientali oltre 1000-1300 metri, con accumuli più abbondanti sui rilievi veneti e friulani. Piogge e temporali al Centro-Sud eccetto le zone ioniche; fenomeni di forte intensità soprattutto su bassa Toscana, Umbria, Lazio, Campania e Sardegna. Dal pomeriggio tendenza a un miglioramento al Nord-Ovest. Maltempo in tutto il resto del Paese, con piogge e temporali più intensi su Venezie, settore dell’alto Adriatico, interno del Centro, Campania e Calabria tirrenica; nevicate abbondanti su Alpi e Prealpi orientali; neve anche sull’Appennino emiliano oltre 1200 metri. Alla sera precipitazioni in parziale attenuazione.Temperature minime in rialzo ovunque, più sensibile al Centro-Nord. Massime in aumento sul medio Adriatico, al Sud e in Sicilia; in calo altrove, più marcato al Nord e in Toscana.Venti ovunque intensi, di tempesta con raffiche oltre i 100 Km/h al Centro-Sud e sui mari prospicienti, fino a 70-90 Km/h sui bacini settentrionali: di Tramontana in Liguria, di Scirocco sull’Adriatico, in rotazione a Bora nel Golfo di Trieste, da sud o sud-ovest sulle regioni meridionali, di Maestrale sulla Sardegna e, in giornata anche sulla Sicilia.Mari da molto mossi a molto agitati; fino a grossi il Mare e il Canale di Sardegna, il Canale di Sicilia e il basso Tirreno. Rischio mareggiate sulle coste occidentali della Sardegna (onde fino a 6/8 metri), su quelle del medio-basso Tirreno e della Sicilia sud-occidentale.
IN CAMPANIA ALLERTA METEO ARANCIONE DALLA MEZZANOTTE E SCUOLE CHIUSE La protezione civile della Regione ha emanato un nuovo avviso di allerta meteo valido sull'intero territorio regionale per piogge e temporali, anche di forte intensità, valido dalla mezzanotte fino alle 23:59 di domani, martedì 22 novembre. Il livello dell'allerta è arancione su tutta la Campania. Scuole chiuse per la giornata di domani, martedì 22 novembre, e per quella di mercoledì 23 novembre a Benevento. Lo dispone un'ordinanza del sindaco Clemente Mastella. Scuole chiuse anche a Napoli nella giornata di domani, martedì 22 novembre. Chiuderanno anche parchi, cimiteri cittadini, il Castel dell'Ovo e il Maschio Angioino. L'amministrazione raccomanda alla cittadinanza di "limitare gli spostamenti a quelli strettamente necessari".
PREVISIONI PER MERCOLEDÌ 23 NOVEMBRE Al mattino nuvole in Calabria e Sicilia con residue piogge o locali rovesci nei settori tirrenici, nuvole in aumento nelle Alpi occidentali e in Sardegna con qualche debole pioggia nel settore occidentale dell’isola; schiarite anche nel resto d’Italia. In giornata molte nuvole su Calabria meridionale e Isole con la possibilità di locali e deboli piogge, principalmente nell’ovest delle Isole; nubi in aumento anche sulla Toscana centromeridionale dove non si esclude qualche piovasco e con tendenza a una estensione delle nuvole verso sera anche in direzione delle Marche, dell’Umbria e dell’alto Lazio; possibili deboli precipitazioni in Valle d’Aosta e sui rilievi dell’alto Piemonte con limite della neve oltre i 1600-1800 metri.Temperature minime in calo diffuso, più sensibile al Centronord; massime in calo nel medio e basso versante adriatico, in Calabria e nel settore ionico, per lo più in rialzo altrove.La ventilazione sarà in parziale attenuazione ma con venti occidentali ancora da moderati a forti su basso Ligure, Isole, basso Tirreno e regioni meridionali; molto mossi o agitati i relativi bacini; fino a molto mossi anche il medio Tirreno e il Tirreno centrale, da poco mossi a mossi l’alto Tirreno e l’alto Adriatico.
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